Tenuta Belloni

Cenni storici.

L’esistenza di questa villa, oggi completamente ristrutturata e restituita all’antico splendore, e’ gia’ documentata in una probabile divisione ereditaria redatta nel 1604. La villa e’ indicata infatti, dal perito agrimensore Vincenzo Sassi, come proprieta’ del conte Troilo Orsi, ed e’ disegnata con le caratteristiche architettoniche (porticato e corpo centrale della costruzione) che ancora oggi sono visibili. Quindi, seguendo la perizia menzionata, la costruzione originaria va fatta risalire probabilmente alla seconda meta’ del XVI secolo ed al momento di massimo splendore economico e politico dei conti Orsi, presenti ad Anzola fin dal XII secolo. Si accedeva (e si accede ancora oggi) alla villa dalla via Emilia, percorrendo una strada denominata vicolo Orsi, e nel 1742 il “Casino Orsi” era ancora al centro di una vastissima tenuta agricola che dava lavoro a cinque famiglie coloniche, indicate anche dal Calindri quattro anni dopo. Questa e’ una delle poche costruzioni che, nonostante sia stata ripetutamente ristrutturata ed adattate alle esigenze dei vari proprietari, presenta ancora l’originale struttura composta da un corpo centrale e dal successivo accorpamento di edifici. Il blocco centrale, a due piani, e’ certamente il piu’ antico. La facciata ha un portico a tre arcate sormontato al centro da un balconcino barocco, con ringhiera metallica in ferro battuto (circa XVI secolo). Sul lato destro della villa originaria abbiamo due ampliamenti di epoche successive, le cui altezze non superano la parte centrale originaria. Il fabbricato, caratteristico per la sobrieta’ ed eleganza esterna, ha la pianta a perimetro bloccato con loggia passante, ed e’ classificabile tra i modelli architettonici che vanno dal XVI al XVIII secolo. Il porticato e la loggia sono gli elementi dai quali si accede ai vari locali, compresa la scala per il piano superiore. Accanto alla villa, seguendo l’usanza del tempo, esiste uno splendido Oratorio consacrato, dedicato a Santa Caterina e San Gaetano, costituito da una chiesa ad edicola con campanile a vela, in piena armonia architettonica con il restante edificio, pur essendone separato. Dopo gli Orsi, la villa sara’ proprieta’ dei conti Tacconi ed infine del signor Romeo Melloni. Sara’ proprio quest’ultimo a far costruire lo splendido casino che fungeva da portineria e custodia di tutto il complesso. Il resto e’ storia recente: la Tenuta, dopo un’attenta ristrutturazione che ne ha conservato il valore storico-architettonico, e’ stata infatti acquistata, quasi per intero, dalla Vidivici Italia s.p.a. (ex sponsor Virtus pallacanestro Bologna), societa’ poi fallita. L’edificio e’ stato quindi oggetto di pignoramento immobiliare e successiva vendita ad asta pubblica, alla quale ha partecipato l’Avv. Giampiero Veronesi, il quale ha acquistato una parte importante e significativa della Villa, nella quale e’ ricompreso anche l’Oratorio consacrato dedicato ai Santi Caterina e Gaetano.